VISITA ALLA CITTA’ DI PADOVA

Dall’ agriturismo “LE BOVE” sarà possibile visitare la città di Padova con le sue opere d’ arte ed i suoi musei in quanto vi ritrova a mezz’ora di strada.

ZONA CIMITERIALE – MEDOACUS: recenti ritrovamenti confermano l’ esistenza di una zona cimiteriale paleoveneta, nei pressi del fiume Bacchiglione.

ARENA, PONTI ROMANI: sembra che Padova, nel periodo romano venisse considerata, città molto importante ed alcune vestigia del periodo possiamo ritrovarle nei muri perimetrali, nell’ Arena Romana, presso il museo archeologico ed, parte, nei ponti, costruititi dai romeni stessi, lungo i principali corsi d’ acqua: ponte Altinate; Ponte San Lorenzo (ormai completamente interrati); Ponte Molino; Ponte Tadi; Ponte San Giovanni. La storia di Padova, in questo periodo viene raccontata, soprattutto da Tacito e da Tito Livio.

SACELLO DI SAN PROSDOCIMO E’ monumento più antico della città. In parte ristrutturato, non del tutto in modo corretto. Il Sacello ritrova collegato alla Basilica di santa Giustina della quale compone parte integrante. Porta il nome di San Prosdocimo e conteneva le spoglie del santo.
La città di Padova venne conquistata, dopo lungo assedio, dai longobardi nel VII secolo e, da questa rovinosa conquista tardò molto a riaversi. SANTA SOFIA: L’ultimo rifacimento è successivo al terremoto del 1117. E’ testimone, nello stile architettonico, dei collegamenti che Padova aveva con il mondo veneziano e ravennate.

PALAZZO DELLA RAGIONE: Chiamato dai Padovani “Il salone” per la grande sala del consiglio che dal 1420 ha unificato il piano superiore della struttura serviva quale luogo di tribunale e, ai piani inferiori, quale grande zona di mercato.
Il suo nome (RAGIONE) risale all’ idea di voler considerare importante la necessità di ragionare, di essere tolleranti, di voler comprendere che gli esseri umani sono tutti diversi tra oro e che la rigida applicazione della legge rappresenta, già di per sé stessa, un indice di ingiustizia.

PALAZZO DEL PODESTA’: Vi si riuniva il Consiglio degli anziani.

UNIVERSITA’: Fondata nel 1222 è la seconda università italiana(dopo Bologna). Vi si trovano importanti dipinti di Pietro d’ Abano. La sede centrale (il BO’) si eleva al centro della città ma si tratta, in realtà, di una sede del ‘500. Fu l’unica sede universitaria della repubblica di Venezia, riedificata dopo la “guerra di Cambrai”. All’ Università si ricollegano l’ orto botanico ed il teatro anatomico di Acquapendente. Nei secoli passati l’ università era un “Tempio del sapere” Luogo ove esercitare la “Vocazione del sapere”.
Oggi, ma ormai da molto tempo, si è creato un progressivo DISTACCO, un’ allontanamento distratto, un’ incomprensione latente, tra l’ ambiente accademico e la città.
La CULTURA viene sempre meno considerata valida “in quanto tale” da un tessuto cittadino provinciale, culturalmente sonnolento, chiuso in sé stesso, in piccole “cerchie chiuse”, con una visione esclusivamente utilitaristica della cultura, impostato solo su logiche commerciali di accaparramento finanziario. Un luogo dove l’avere figli laureati costituisce, sempre più una sorta, di “patentino di riconoscimento sociale” da parte di coloro che un vecchio amico, professore universitario, chiamava, credo a ragione, “contadini urbanizzati”.

BASILICA DI SANT’ ANTONIO DA PADOVA: la presenza di Sant’Antonio da Padova (morto nel 1231) fu fecondissima per la vita spirituale della città. La sua devozione si affiancò, ben presto a quella degli altri Santi patroni ( San Prosdocimo – primo vescovo e Santa Giustina – prima martire). La basilica non è composta da uno stile organico ed ha raccolto, nel corso delle secoli varie vestigia della storia cittadina in un susseguirsi, spesso poco armonico di stili e di memorie.

TORRI DELLA CITTA’ DI PADOVA: Edificate soprattutto nel periodo trascorso tra il dominio di Ezzelino da Romano e dei Carraresi, si ricorda: Torre Ponte Molino, Torre degli Zabarella, Torre dei Capoldilista, Torre dei da’ Rio, Torre dei Parafava, Torre del Palazzo degli anziani, Torre dell’ Università, Torre di Porta Altinate, Torlonga della “la Specola”.

LOGGIA ED ODEON CORNARO: Fatti costruire da Alvise Corsaro, in parte distrutti da successive rielaborazioni urbanistiche, ospitarono gli spettacoli teatrali di Angelo Beolco, detto il Ruzzante. MURA E BASTIONI: Interessanti nella parti ancora erette. Due furono edificate dal falconetto.

PIAZZA DEI SIGNORI – PIAZZA CAPITANIATO – IL DUOMO – CAFFE’ PEDROCCHI (inaugurato nel 1831 dal “caffettiere” Pedrocchi, ad opera dell’ architetto “Jappelli)

PRATO DELLA VALLE: Per chi la considera una piazza è tra le più ampie di Europa, seconda solo alla “Piazza Rossa” di Mosca. Edificata su progetto “illuminista” dall’ architetto Memmo. E’ circondata da un centinaio di statue di personaggi illustri della città.

BASILICA DI SANTA GIUSTINA: Una delle più grandi della cristianità, quintessenza dell’ arte veneta tra il seicento ed il primo settecento. Fu eretta quale espressione della potenza dell’ ordine benedettino che, ancora nel ‘500, desiderava manifestare la propria importanza nella città di Padova.

LETTERATI-PENSATORI- SCIENZIATI …:
Nicola Miretto – Albertino Mussato – Lovato de’ Lovati – Marsilio da Padova – Pietro d’ Abano – Petrarca – Guariento – Giusto de’ Menabuoi – Altichiero – Palla Strozzi – Donatello – Alndrea Mantenga – Tiziano – Gian Maria Falconetto – Annibale da Bassano – Fulvio Pendini – Arturo Martini – Massimo Campigli.

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