VISITA AI CASTELLI DELLA ZONA

Dall’ agriturismo “LE BOVE” è possibile organizzare un giro di visite ai Castelli della Bassa padovana, zona ricca di storia e di tradizioni.

CASTELLO DEL CATAJO
Il nome deriva da TAJO, in quanto si trova al “TAGLIO” del canale Battaglia e del fiumicello “Rialto”.
Il nucleo originario era abitato, ai primi del ‘500, dalle famiglie Obizzi, Pio Enea degli Obizzi lo integrò, tra il 1570 ed il 1573, con l’ edificio principale. Suo architetto fu Andrea da Valle.
Impreziosito da affreschi di carattere grottesco, a cura del pittore Gianbattista Zelati, che andarono, purtroppo, perduti.
Il complesso si trasformò, alla fine del ‘ 700 per opera di Tommaso, l’ ultimo degli Obizzi.
Contiene una biblioteca, una collezione di strumenti musicali, collezioni archeologiche e numismatiche.

Via del Cataro, 1 – BATTAGLIA TERME (PD) Tel. 049-9100411

CASTELLO DI SAN ZENO (CITTA’ MURATA – MONTAGNANA – PD)
La zona cosiddetta della Scodosìa, almeno dal X secolo fu caratterizzata, prevalentemente, da paludi.
Del Castello si ha una prima notizia nel 996.
Costruito, presumibilmente, da un recinto di palizzate, terrapieni e fossati.
I marchesi di Este nel XII secolo diventano signori della Scodosìa e lo muniscono di un recinto in muratura, circondato da un fossato.
Nel 1242 Ezzelino da Romano conquista, ed incendia, Montagnana, che lo aveva respinto in un primo assalto nel 1238. Egli lo rinforza e vi costruisce il mastio.
La sistemazione definitiva si ha tra il 1360 ed il 1362 per iniziativa di Francesco il Vecchio da Carrara. Durante la dominazione veneziana, tra il 1405 ed il 1797 perde la sua funzione difensiva e diventa deposito per la canapa.
Durante la dominazione austriaca venne usato come caserma.
Si tratta di un edificio imponente e severo, originariamente difeso da un fossato, anche lungo i lati interni alle mura cittadine.

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CITTA’ MURATA:
Il Castello ritrova all’ interno della Città Murata. Le mura sono trecentesche, alte più di 8 metri e precedute da un ampio fossato. Al suo esterno, a Settembre, si svolge il palio dei 10 comuni. Il perimetro totale è lungo circa 2.000 metri.
Contiene:
ROCCA DEGLI ALBERI: trecentesca. E’ composta da un androne esterno, un torrione ed un mastio, all’ interno.

CASTELLO EMO – CAPODILISTA – MONTECCHIA (PD)
Su due piccole alture (Montecchia e Mottolo), nei pressi di Feriole (PD) si gode uno stupendo panorama ma , nei tempi andati fu un baluardo difensivo. La storia è legata a grandi famiglie padovane quali Maltraversi, i Transalgardi, gli Scrovegni, i Forzatè, i Capodilista. Si racconta che, in tale castello, ebbe luogo l’ incontro tra Ezzelino da Romanoe Sant’ Antonio, alla presenza del Beato Giordano Forzatè.

All’ inizio del ‘ 900 Lionello Capodilista intraprende opere di rinnovamento, restaurando la struttura del ‘500 e costruendo un nuovo complesso di edifici.

CASTELLO DI SAN MARTINO DELLA VANEZZA – CERVARESE SANTA CROCE (PD)
Posto di frontiera per la difesa della città di Padova, centro Casangrande della Scala, Nicolò da Carrara fu ricompensato con la donazione delle Torre da parte del Comune.
Da allora divenne un polo importante per la difesa da parte di attacchi nemici, in particolare vicentini. Di proprietà dei Parafava, fu donato al Consorzio per la valorizzazione dei Colli Euganei che ne ha fatto sede del MUSEO DEL FIUME BACCHIGLIONE.E DEL SUO TERRITORIO.